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Notizia 02/02/2014

Rivalutazione beni d'impresa : l'AgE svaluta il campo di applicazione...


Sul tema della nuova edizione della rivalutazione dei beni d'impresa prevista dalla Legge di Stabilita' 2014 e' intervenuta, nel corso del Telefisco 2014, l'Agenzia delle Entrate, dando una interpretazione "svalutativa" dell'intervento che sta creando posizioni contrapposte tra i professionisti del settore.
In sede di prima analisi della normativa era stato da piu' parti sostenuto che ci si trovasse di fronte tanto ad una rivalutazione dei beni solo civilistica, per la quale occorre, come si sa, un provvedimento legislativo che la consenta, quanto ad una rivalutazione civilistica con riconoscimento del maggior valore attribuito anche in ambito fiscale, attraverso il pagamento di un'imposta sostitutiva e la considerazione delle regole previste (prima fra tutte quella che il maggior valore vale a partire dal terzo esercizio successivo all'esecuzione della rivalutazione stessa).
L'Agenzia invece ha sostenuto il 30 Gennaio scorso che dall'analisi delle disposizioni normative attuali derivi l'obbligatorieta' della rivalutazione ai fini fiscali, ridimensionando quindi l'ambito di applicazione della nuova edizione dell'istituto.
I commenti successivi resi noti da professionisti del settore vanno da chi si e' appiattito sulla posizione dell'Amministrazione Finanziaria, giungendo a indicare come "ufficializzato" il divieto di rivalutazione solo civilistica, a chi, prendendo una posizione chiaramente contrapposta, ha contestanto tanto il ruolo di interprete dell'Agenzia in un campo prettamente civilistico quanto, nel merito, lo stesso excursus logico attraverso il quale sia giunta a tale conclusione.

Per quanto ci riguarda, in sede di prima analisi della disciplina, pur non giungendo ad una conclusione sull'aspetto del divieto di rivalutare solo civilisticamente, abbiamo da subito individuato un "costo" troppo alto rispetto alle precedenti versioni : l'imposta sostitutiva 2014 e' attualmente del 16% per i beni ammortizzabili e del 12% per quelli non ammortizzabili mentre il Decreto "anti crisi" del Novembre 2008 aveva alla fine previsto che le aliquote fossero, per le rispettive categorie, del 3% e dell'1,5%.
Inoltre, avendo assistito nell'ultima edizione della rivalutazione ad un ridimensionamento progressivo delle aliquote della sostitutiva previste per il riconoscimento fiscale dei maggior valori (dal 10% al 7% e infine al 3% per i beni ammortizzabili, dal 7% al 4% e al definitivo 1,5% per quelli non ammortizzabili), abbiamo atteso gli eventuali sviluppi.

Per il momento riteniamo di aver dato la dovuta rilevanza all'argomento e alle contrapposte posizioni formatesi.
Ci riserviamo di produrre un successivo approfondimento sul tema, qualora ritenuto di comune e rilevante interesse.




Notizia 01/02/2014

Arriva il nuovo codice tributo Gaet


Con la risoluzione n. 15/E/2014, l'Agenzia delle Entrate ha introdotto un nuovo codice tributo "Gaet" denominato "Maggiorazioni delle ammende previste per contravvenzioni in materia di igiene, salute, sicurezza sul lavoro disposte dall'art. 9, c. 2 , del decreto legge 76/2013".
Il codice sara' utilizzato per versare allo Stato, le nuove ammende e sanzioni amministrative pecuniarie per le violazioni in materia di sicurezza di igiene e salute sul lavoro, le quali sono state incrementate a partire dall'1.07.2013.
La meta' di queste maggiorazioni sara' utilizzata per il finanziamento di iniziative di vigilanza e delle attivita' di prevenzione per la salute e la sicurezza del lavoro, effettuate dalle Direzione territoriali del lavoro.
Il versamento avverra' mediante il modello di pagamento F23.






Notizia 31/01/2014

Al via dal 1 febbraio il nuovo sistema di pagamenti SEPA


Dal 1 febbraio entrera' in vigore SEPA (Single Euro Payments Area), ovvero "Area unica dei pagamenti in euro", prevista dal Regolamento dell'Unione Europea n. 260/2012. Sepa e' un nuovo sistema di incassi e pagamenti ed un progetto fortemente sostenuto dalla Banca d'Italia nell'ambito dei suoi compiti di sorveglianza condivisa all'interno dell'Eurosistema. Da domani quindi i servizi quali i RID usati per la domiciliazione delle bollette e i bonifici verranno progressivamente sostituiti e al loro posto entreranno in funzione rispettavemente:
- l'addebito diretto Sepa (SDD) e il B2B (riservato solo ai titolari di partita IVA);
- il il Sepa credit transfert (SCT).
Per i bonifici non ci sono rilevanti cambiamenti, mentre per l'addebito diretto tocchera' alle imprese creditrici acquisire informazioni sui loro debitori da fornire alla banca. Grande importanza assumeranno le coordinate bancarie IBAN, senza le quali le banche non saranno piu' in grado di eseguire le normali disposizioni di pagamento e di incasso.
Fino ad agosto sara' possibile utilizzare ancora i pagamenti pre-Sepa.

Tuttavia l'ingresso di questo nuovo sistema non interessera' tutti i servizi bancari, infatti ne sono esclusi i RID ad importo fisso, i RID finanziari, le RI.BA., il MAV/RAV, i bollettini bancari e postali e i bonifici di importo rilevante ed ad alta priorita'.





Notizia 30/01/2014

Si al decreto Imu-Bankitalia


Via libero definitivo al decreto Imu-Bankitalia. A poche ore dalla sua scadenza, ovvero a mezzanotte del 29 gennaio, e' stato convertito in legge il testo approvato dal Consiglio dei ministri due mesi fa. Ce la fa solo grazie all'uso della "ghigliottina", decisione presa della Presidente della Camera Laura Boldrini per evitare l'ostruzionismo. Non poche sono state le contestazioni, a partire dal M5S che ha fatto bagarre in aula tra fischi e contestazioni durante il voto finale, considerando il decreto come un regalo alle banche.

Tra le maggiori novita' previste dal testo approvato troviamo:
- l'annullamento della seconda rata Imu 2013, mentre resta confermata la Mini-Imu pagata settimana scorsa;
- l'aumento degli acconti Ires e Irap ;
- il rischio aumento delle accise sulla benzina (anche se partira' dal 2015);
- la "nuova" Bankitalia.





Notizia 29/01/2014

Fiscalita' comunale : su IMU e TASI ancora si tratta...


Non si puo' ancora scrivere la parola fine sulla questione Saldo IMU prima casa 2013 : non e' stato infatti ancora convertito il DL 30.11.2013 Nr 133, c.d. "Decreto IMU-Bankitalia", per il quale i termini per la conversione in legge, fissati come al solito in 60gg dall'emanazione, scadranno oggi, 29.01.2014.
Cio' che e' in ballo e' l'abolizione del Saldo IMU 2013 per :
1) abitazioni principali e relative pertinenze
2) unita' immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprieta' indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze
3) alloggi regolarmente assegnati dagli IACP o dagli enti di edilizia residenziale pubblica
4) terreni agricoli anche non coltivati
5) fabbricati rurali ad uso strumentale.
Si tratta di mettere la parola fine su un esborso che costerebbe ai cittadini circa 2,2 miliardi di Euro e che ha tenuto banco per tutto il 2013 appena concluso. Oltre alle norme di riforma della Banca d'Italia, il provvedimento ancora all'esame della Camera riguarda anche la c.d. TASI, vale a dire la componente del nuovo tributo comunale, la IUC, relativa a cc.dd. servizi indivisibili.
Come illustrato nella nostra News dell'11.12.2013, la base imponibile della TASI e' la stessa dell'IMU, e' prevista un'aliquota dall'1 al 2,5 per mille per le abitazioni principali ed e' inoltre stato previsto un tetto massimo per l'aliquota cumulativa IMU-TASI del 10,6 per mille per le seconde abitazioni.
Poiche' si trattava del massimo gia' stabilito in precedenza per la sola IMU, si era fin da subito osservato che si sarebbe potuto creare un "buco" di 700 milioni nelle casse comunali per la copertura proprio di tali servizi indivisibili. Governo e Comuni stanno quindi contrattando sul punto : 500 milioni sembrerebbero gia' stati trovati attraverso le risorse stanziate nella Legge di Stabilita' 2014, ora tocca al MEF individuare la fonte da cui attingere i restanti 200 milioni.
A complicare il tutto c'e' che nel DL 133 sono contenute anche le norme su Bankitalia, norme che, attraverso la ricapitalizzazione e riorganizzazione dell'istituto potrebbero fruttare allo stato 1-1,5 miliardi di Euro : si potrebbe infatti abbandonare la parte del decreto relativa alla banca centrale e convertire le disposizioni relative alla fiscalita' comunale perche' piu' urgenti, ma M5S e FI non sono dello stesso avviso.
L'esame, su un filo di lana pronto a spezzarsi, procedera' comunque a tappe, perche' sembrerebbe sfumata l'ipotesi di applicare, da parte della Presidente della Camera Laura Boldrini, la c.d. "ghigliottina" o "tagliola" : si tratta dello strumento che puo' consentire al presidente di una delle due camere di porre il provvedimento al voto finale in caso di decrete legge vicino alla scadenza dei 60gg previsti per la loro conversione in legge, strumento peraltro mai adottato dal Parlamento.
L'abolizione del saldo IMU 2013 non e' ancora definitiva e tutto dipende dalla giornata di oggi con tempi strettissimi : se e' vero che la conversione potra' avvenire entro le 23.59 del 29.01.2014 occorre tenere nel debito conto che il testo del DL dovra' ottenere l'approvazione definitiva rapidamente per consentire la dovuta valutazione da parte del Presidente della Repubblica che dovra' poi firmarlo.





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