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Notizie Aggiornamenti e Novità


Notizia 05/04/2014

Gli 80 Euro della Svolta buona...


...vanno analizzati con la dovuta attenzione. Ricordiamo di che si tratta : l'Esecutivo Renzi ha annunciato una misura, che avrebbe lo scopo di aiutare le fasce piu' deboli di reddito e rilanciare i consumi, che consisterebbe in 1.000 netti in piu' in busta paga a chi guadagna meno di 1.500 Euro al mese.
L'intervento, che dovrebbe partire dal mese di Maggio 2014, comporterebbe 80 Euro in piu' al mese per una serie di soggetti da definire per bene. Si dovrebbe trattare di una rimodulazione delle detrazioni IRPEF e riguarderebbe, almeno in base a quello che e' risultato dalle bozze fatte circolare, una platea di circa 9 milioni di contribuenti.
Per il 2014 i mesi interessati saranno solo 8, ma la cifra che serve oscilla tra i 4 e i 5 miliardi di Euro. Dove si troveranno le risorse necessarie ? Da una parte si parla ancora una volta della tanto citata "spending-review" e dall'altra, pero', si guarda con ancora piu' interesse (da parte dell'Esecutivo) ed attenzione (da parte invece dei contribuenti) al gia' citato aumento della tassazione delle rendite finanziarie, che, ricordiamolo, altro non sono se non l'investimento dei "risparmi" (vale a dire di redditi precedenti gia' tassati...).
Comunque cio' che sembra gia' da ora chiaro e' che i maggiori benefici della rimodulazione delle detrazioni riguarderanno solo i lavoratori e solo quelli con redditi tra 20.000 e 23.000 annui. E che la predisposizione del DEF lascia molti discorsi ancora in sospeso.




Notizia 04/04/2014

IRAP 2014 : dimezzato il taglio della Svolta buona ?


Dopo gli annunci di meta' Marzo 2014, la messa in pratica della riduzione del 10% dell'IRAP dal 2014 sta trovando i primi intoppi ?
E' allo studio dell'Esecutivo il taglio di una delle piu' irrazionali e a ragione detestate imposte italiane, gia' dagli albori soprannominata Imposta RAPina, perche' si finisce per pagarla anche quando si e' chiuso un esercizio in perdita.
L'IRAP e' da considerarsi, inoltre, la maggiore responsabile, dal lato delle imprese, del c.d. effetto di "cuneo fiscale" del costo del lavoro, perche', poiche' tale componente negativa del reddito d'impresa non e' deducibile dal Valore della Produzione Netta, base imponibile dell'imposta, aumenta il carico dei dipendenti in azienda e scoraggia l'assunzione di personale dipendente.
Dalle indiscrezioni circolate ci si dovrebbe aspettare che il taglio dal periodo d'imposta in corso, il 2014, non potrebbe essere del 10%, ma del 5%, cioe' della meta'.
Solo dal 2015 si passerebbe a un meno 10%, e ancora non si immagina minimamente una data per una eventuale eliminazione totale di un'imposta che complica la vita tanto alle imprese quanto ai loro dipendenti.
Attenzione, pero', agli strumenti per il finanziamento di tale intervento : si parla di un aumento della tassazione delle rendite finanziarie, con il passaggio dall'attuale aliquota del 20% al 26% a partire dal secondo semestre 2014.
Comunque, per ragguagli, conferme e smentite, occorre attendere la presentazione del DEF, prevista per la prossima settimana.




Notizia 03/04/2014

Merchant Fee : al via il 29 Luglio


E' in Gazzetta il Decreto Ministeriale che, a "soli" 14 mesi dalla sua prima versione, definisce i termini di fissazione delle commissioni per la c.d. "moneta digitale" (Merchant Fee) : il DM 14 Febbraio 2014 Nr 51.
Ed era oramai divenuto necessario, perche' se da una parte il legislatore fiscale continua a puntare su carte di credito e bancomat per combattere l'evasione e l'uso del contante, anche a fini di antiriciclaggio, imponendo da ultimo l'obbligo di adozione del POS anche per gli studi commerciali, dall'altra sono il commerciante il professionista e il consumatore a farne le spese, e piu' in generale i consumi.
Nessun tetto e' stato fissato, ma viene richiesta comunque una maggiore trasparenza e chiarezza nella fissazione delle commissioni, oltre all'obbligo di una revisione a cadenza almeno annuale. Ma andiamo per gradi.
La questione Merchant Fee viene posta in primo piano per la prima volta dal DL 201/2011, c.d. "Decreto Salvaitalia", che stabilisce la definizione di regole generali per arrivare a ridurre le commissioni a carico degli esercenti sulle transazioni in moneta elettronica : la scadenza fissata era l'1.06.2010.
Il compito, affidato agli organismi del mercato, non e' stato rispettato, ed e' cosi' scattata la clausola secondo la quale avrebbe dovuto provvedere il MEF, di concerto con il Mise, sentiti Bankitalia e Garante concorrenza e mercato.
Si arriva quindi alla proposta di schema di decreto del 14 Dicembre 2012, che incontra il parere favorevole di tutti, Consiglio di Stato compreso.
Nel frattempo la vicenda si e' gia' di nuovo complicata con l'introduzione, da parte del DL 18 Ottobre 2012, c.d. "Decreto Sviluppo-bis", dell'obbligo di adozione del POS da parte di tutti i soggetti che effettuano cessione di beni e prestazioni di servizi, obbligo da prima fissato all'1.01.2014 e poi spostato al 30.06.2014.
Con la pubblicazione del decreto, e' ora scattato il termine di 120 giorni per la sua entrata in vigore, termine che sposta al 29 Luglio 2014 l'effettiva partenza delle nuove regole. Ma di quali si tratta ?
Non sono stati posti limiti di importo o di percentuale alle commissioni applicabili, ma e' stata richiesta una maggiore trasparenza, prevedendo, tra le altre cose, la limitazione del c.d. "blending", vale a dire quell'applicazione delle tariffe fatta a pacchetto, che comporta la mancata differenziazione delle commissioni applicate per tipologia di cart applicata. Cio' comportera' per i cc.dd. "acqurer", quei soggetti che provvedono alla gestione delle autorizzazioni con le carte appartenenti ai circuiti in base al contratto di convenzionamento in essere con l’esercente, di distinguere le commissioni da applicare a ciascuna tipologia in relazione ai diversi circuiti di riferimento nonche' alle ulteriori eventuali specifiche caratteristiche funzionali delle carte stesse.
Dovra' inoltre essere previsto, per i cc.dd. "micropagamenti" (pagamenti di importo inferiore a Euro 30) l'applicazione di commissioni ridotte.
Le tariffe applicate, infine, dovranno essere sottoposte a revisione annuale da parte degli acquirer stessi.
L'impatto delle norme contenute nel DM citato con la previsione di obbligo di adozione del POS e' ancora tutto da interpretare e capire, anche e soprattutto in termini economici, visto che il nuovo decreto ha introdotto in sostanza solo un obbligo di trasparenza e confrontabilita' delle commissioni.
Nuovi sviluppi piu' concreti si dovranno allora forse attendere dalla proposta di provvedimento comunitario presentata il 24 Luglio 2013 dalla Commissione Europea che ha previsto di introdurre un cup alle interchange fee.
Comunque il decreto ora c'e' : non resta che aspettare la sua messa in pratica da parte degli operatori per capirne fino in fondo la portata operativa.
Resta il fatto che per alcuni soggetti come gli alberghi che incamerano per conto dello Stato l'imposta di soggiorno da parte di soggetti che nella maggior parte dei casi pagano con moneta elettronica nulla e' cambiato : un x% del soggiorno e/o della relativa imposta prevista continueranno di fatto a pagarla loro.

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Notizia 02/04/2014

CUD 2014 : come ottenerlo


Come noto, il CUD, Certificato Unico dei redditi di lavoro dipendente e assimilati, deve essere consegnato al lavoratore entro la fine di Febbraio dell'anno successivo a quello al quale si riferiscono i redditi certificati.
Dallo scorso anno, in base alla Legge di Stabilita' per il 2013, e' stato previsto che venga consegnato con modalita' telematiche, salva la richiesta dell'interessato di ottenerlo in forma cartacea con le modalita' tradizionali dell'invio per posta o della consegna diretta.
Occorre segnalare che, nonostante il termine per la consegna sia spirato da piu' di un mese, moltisono i soggetti che non sono ancora entrati in possesso del CUD 2014.
Vediamo, quindi, quali sono le modalita' di rilascio del modello da parte dell'istituto previdenziale piu' importante, l'INPS. Nella circolare Nr 48 del 28 Marzo 2014 sono state illustrate dall'istituto di previdenza le modalita' alternative per l'ottenimento del CUD 2014.
1) Sito INPS : il modello viene reso disponibile nella sezione "Servizi al cittadino" del sito per i soggetti registrati previa identificazione a mezzo PIN.
2) PEC : il modello viene inviato a mezzo posta elettronica certificata ai soggetti in possesso di un indirizzo CEC-PAC comunicato o comunque noto all'istituto.
3) Sportello dedicato INPS : e' possibile ottenere il rilascio cartaceo del CUD presso tutte le strutture INPS in cui sia stato istituito unosportello ad-hoc.
4) Postazioni self-service : e' possibile ottenere il modello attraverso le postazioni informatiche istituite nelle strutture territoriali dell'istituto, per gli utenti gia' in possesso del PIN.
5) CAF, Patronati e Professionisti : sara possibile ottenere il CUD in formato elettronico rivolgendosi a tali soggetti, previo rilascio di specifica delega.
6) Uffici postali : e' stata istituita una rete di sportelli, denominata "Sportello Amico", attraverso la quale ottenere il modello. 7) Comuni e PPAA : si potra' ottenere il CUD attraverso quei comuni o amministrazioni che abbiano sottoscritto un protocollo con l'INPS per l'attivazione di un punto cliente presso di loro.
L'istituto ha inoltre istituito un servizio telefonico dedicato per i pensionati residenti all'estero, nonche' uno "sportello mobile" per gli utenti ultraottantacinquenni titolari di indennita' di accompagnamento, speciale o di comunicazione. Concludiamo ricordando che, in caso di richiesta di consegna del modello a persona diversa dal titolare, occorrera' predisporre una delega accompagnata dalla fotocopia del documento di riconoscimento del delegante e dall'esibizione del documento del delegato.





Notizia 01/04/2014

SDS, pubblicate le modifiche per il 2013


E' arrivato il Decreto Ministeriale che aggiorna gli Studi di Settore per il periodo d'imposta 2013 che andranno utilizzati con il modello Unico 2014 : il DM 24 Marzo 2014 e' stato pubblicato con le modifiche necessarie per integrare gli studi di settore approvati al fine di tener conto dell'andamento economico e per istituire o aggiornare gli indici di coerenza e quelli di normalita' economica.
Sono stati senz'altro rispettati i termini di scadenza, previsti dal DL 98 2011, che prevedono la pubblicazione di tali decreti entro il 31 Marzo dell'anno successivo al periodo d'imposta a cui si applicano.
E sembrano anche essere state rispettate le indicazioni della Commissione degli Esperti, con la ufficiale presa d'atto della sterilizzazione e/o non applicazione di un indice che ha dato prova di non fornire esiti di coerenza per gli studi approvati per il 2013 : il c.d. "margine per addetto non dipendente".
Sono stati inoltre individuati gli indicatori di coerenza economica che possano al fine di contrastare possibili situazioni di non corretta compilazione dei dati previsti. Per tale ragione, quindi, il DM pubblicato non contiene
1) valore del costo del venduto relativo a prodotti soggetti ad aggio o a ricavo fisso
2) presenza anomala di costi e ricavi relativa a prodotti soggetti ad aggio o a ricavo fisso
3) mancata dichiarazione delle spese per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria in presenza del relativo valore dei beni strumentali.
Per quanto riguarda la c.d. territorialita', le modifiche sono collegate all'avvenuta istituzione dei nuovi comuni di Montoro e Quero Vas.
Mentre per i beni strumentali, l'indicatore basato sul valore di tali beni da il risultato di non normalita' economica in caso di mancata indicazione del valore tra i dati contabili quando siano state inserite nei quadri relativi ai dati strutturali le informazioni da cui se ne deduce la presenza (e quindi la necessita' di indicazione del valore).
Pronti quindi gli struenti giuridici per verificare la congruenza dei ricavi 2013 : ora non restare che attendere la pubblicazione del software che, speriamo, non si faccia troppo attendere, come accaduto nelle scorse annate fiscali.





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